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  • Immagine del redattoreFederica Cannone

GRASSO OSTINATO - Come bruciarlo?

Ti è mai capitato di iniziare un percorso di dimagrimento e notare una perdita di grasso circoscritta solo ad alcune zone del tuo corpo, che il più delle volte non sono quelle che desideri snellire come ad esempio le "maniglie dell'amore", la pancetta sotto l'ombelico o le "Culotte de Cheval"?



Da un punto di vista scientifico (semplificando) questo avviene perchè ci sono alcune zone nel nostro corpo che ricevono meno flusso sanguigno e presentano delle cellule grasse più ostinate a bruciare di altre, ad esempio il grasso presente nella zona dei glutei è circa 10-20 volte più ostinato di quello della zona addominale.


Cosa fare? Persistere, non perdere la motivazione, avere pazienza e mantenere il deficit calorico innescato perchè il grasso ostinato prima o poi verrà intaccato dal processo di dimagrimento, ma affinchè ciò avvenga è necessario superare la soglia critica, ossia quel momento in cui i risultati sembrano non essere più evidenti e la motivazione viene meno.


Come abbattere e superare questo momento critico?


QUATTRO ABITUDINI DA EVITARE PER RIUSCIRE A BRUCIARE IL GRASSO OSTINATO


#1 MANTENERE UN APPROCCIO TROPPO AGGRESSIVO

L'andamento della perdita di peso durante il percorso di dimagrimento deve essere coerente: quando si ha una percentuale di massa grassa elevata, un approccio aggressivo e un deficit calorico importante è sicuramente più sostenibile e la perdita di peso è veloce ed evidente, ma man mano che la percentuale di grasso scende la perdita di peso sarà più lenta e sostenere un deficit calorico importante risulta più complesso, è normale.

Cosa non fare? L'errore comune in questo momento in cui i risultati sembrano rallentare è quello di incrementare il deficit calorico per accelerare il percorso di dimagrimento andando ad adottare un approccio troppo aggressivo e non più sostenibile che andrà a nostro discapito, intaccando la massa magra e innescando una perdita della massa muscolare che indirettamente inciderà sull'aumento dello stimolo della fame rendendo ancora più difficile il proseguo del percorso di dimagrimento.

SAREBBE QUINDI OTTIMALE MANTENERE UNA PERDITA DI PESO SETTIMANALE TRA L'1% E LO 0,5% DEL PROPRIO PESO CORPOREO, ANDANDO DA UN 1% ALL'INIZIO DEL PERCORSO DI DIMAGRIMENTO AD UNO 0,5% MAN MANO CHE LA PERCENTUALE DI MASSA GRASSA SI RIDUCE.


#2 SCARSO MONITORAGGIO DELLE CALORIE

Avere una consapevolezza delle calorie giornaliere, settimanali e mensili assunte è sicuramente fondamentale in un percorso di dimagrimento e ricomposizione corporea. Il monitoraggio dell'apporto calorico giornaliero quando si vuole eliminare quella parte di grasso ostinato che sembra non andar via, deve diventare accurato e preciso al dettaglio. Sappiamo ormai che le persone sottostimano il proprio apporto calorico giornaliero dalle 300 alle 1000 kcal. Spesso si tende a non dare rilevanza a quel cucchiaino in più di olio, burro di arachidi, salse da condimento o calice di vino durante il weekend finendo così per accumulare inconsapevolmente centinaia di calorie in eccesso rispetto al deficit calorico innescato ed andando a vanificare i sacrifici e la perdita di peso raggiunta. La perdita del grasso ostinato chiede necessariamente un approccio diligente al monitoraggio delle calorie giornaliere e settimanali e una pianificazione dei pasti accurata. Cosa fare? Parteciperai a una cena o a un evento sociale nel fine settimana, ma sei a dieta? Non rinunciare alla compagnia dei tuoi amici e al divertimento, piuttosto adotta un approccio intelligente, innescando un deficit calorico durante i giorni feriali ( -100 kcal al giorno) così da poter beneficiare di un plus di kcal da poter spendere durante il weekend. Ok un approccio flessibile alla dieta, ma in modo intelligente: poni l'attenzione sul dettaglio e pianifica il tuo piano alimentare settimanale.


#3 SCARSA GESTIONE DELLE CALORIE NELLA DIETA

All'inizio della dieta un approccio flessibile è più facile da adottare, perchè i kg da perdere sono tanti, ma man mano che si perde massa grassa e l'introito calorico giornaliero è basso diventa difficile mantenere la giusta aderenza e anche una minima flessibilità nelle calorie assunte potrebbe fare la differenza. Quando si raggiunge un basso livello di massa grassa il corpo cercherà di resistere all'ulteriore dimagrimento, sarà più affamato, affaticato e avrà difficoltà ad aderire al piano, Cosa fare? Scegli le fonti alimentari giuste: opta per cibi a basso contenuto calorico, densi di nutrienti, voluminosi, sazianti che ti aiuteranno a controllare la fame, mantenere un alto livello di energia e accelerare il recupero. Man mano che dimagrisci, il senso di fame aumenta e aderire al piano alimentare può diventare complicato, quindi consuma dei pasti bilanciati e adotta delle strategie nella scelta delle fonti alimentari.


#4 SCARSA MOTIVAZIONE E SCARSO MOVIMENTO

Man mano che perdi peso, per diversi adattamenti fisiologici del corpo, inizi a percepire una scarsa motivazione nel proseguire il piano, una scarsa energia e inizi a muoverti inconsapevolmente meno questo perchè il corpo cerca di preservare la poca energia a disposizione. I piccoli movimenti quotidiani aiutano a bruciare una quantità importante di calorie ogni giorno, ridurli farà quindi la differenza nel tuo percorso, oltretutto avendo un peso corporeo minore rispetto all'inizio il tuo corpo sarà più efficiente nei movimenti e pur facendo la stessa attività dell'inizio andrai a bruciare meno calorie. Cosa fare per tenere conto di questo calo di calorie bruciate?

Aumentare i livelli di attività complessivi o ridurre ulteriormente l'apporto calorico...un consiglio? Non ridurre le calorie, già contenute, piuttosto cammina di più, monitora i tuoi passi, incrementali, questo può fare la differenza.


Concludendo: il dimagrimento localizzato non esiste. La perdita del grasso ostinato chiede impegno, pazienza e perseveranza.

Quando si tratta di perdere gli ultimi chilogrammi, ogni variabile chiede di essere monitorata e controllata perché anche una minima flessibilità in questo momento finale può fare la differenza.

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