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  • Immagine del redattoreFederica Cannone

BRUCIARE CALORIE SENZA FARE ATTIVITÁ FISICA - Cosa si intende?

Iniziamo dalle basi: il metabolismo.


Il metabolismo è formato da 4 mattoncini:

  • 60% metabolismo basale

  • 10% attività sportiva

  • 10% digestione/termogenesi degli alimenti

  • 20% attività non sportiva


Focalizziamoci sull’ultimo mattoncino: l’attività non sportiva quindi non associabile all’esercizio fisico, ossia il NEAT - Non-Exercise Activity Thermogenesis.



Nello specifico, cosa si intende per NEAT?


Per NEAT si intende l’insieme delle attività volontarie (ad esempio scelgo di andare a fare la spesa a piedi) e involontarie (ad esempio quando parlo gesticolo) che il soggetto compie nell’arco della giornata.


Se il metabolismo quindi è dato per il 60% dal metabolismo basale, per il 10% dalla termogenesi degli alimenti, per un ulteriore 10% dall'attività sportiva e per il 20% dall'attività non sportiva possiamo facilmente dedurre che mentre il metabolismo basale e il processo digestivo sono mattoncini del metabolismo strettamente connessi alla genetica e quindi in qualche modo non governabili, l’attività sportiva e quella non sportiva sono invece mattoncini sui quali possiamo agire per innescare un processo di dimagrimento più o meno veloce ed efficace nel tempo.


Perchè?


Perchè se a far da padrone è sempre il deficit calorico ossia “dimagrisco se brucio più calorie di quelle che introduco” allora scegliendo di “muovermi di più” posso incrementare il mio deficit energetico già creato dalla dieta e dall’allenamento, migliorando e accelerando il dimagrimento nel lungo periodo.


Pensiamo a un lavoro d’ufficio, un lavoro sedentario, questo implicherà sicuramente un NEAT giornaliero basso del soggetto e quindi in caso di obiettivi di dimagrimento il soggetto farà fatica a perdere peso nonostante magari pratichi regolamento attività sportiva, perchè comunque durante la giornata il suo consumo energetico è molto basso e questo è un aspetto da considerare nel programma di dimagrimento del soggetto.



Ma il NEAT dipende solo da quanto mi muovo oltre l’allenamento?


No, ci sono altri fattori che influenzano il NEAT e cioè le calorie e la massa grassa e in questo caso "meno non è meglio".


Proviamo a capire perchè: introdurre poche calorie o meglio al di sotto della soglia del proprio fabbisogno giornaliero, nonostante già si possiedano bassi livelli di massa grassa comporterà inevitabilmente una riduzione del NEAT perchè?


Perchè il nostro corpo è portato alla sopravvivenza e nel lungo periodo tende ad adattarsi per poter sopravvivere nonostante lo scarso apporto di energia fornito...e come si adatta il nostro corpo?


Semplice: riducendo la spesa energetica delle attività volontarie e involontarie (avrò meno voglia di camminare, tenderò a stare più seduto e meno in piedi, mi allenerò meno intensamente, ad esempio) praticamente pur mangiando come prima (se non di più) il corpo tenderà a consumare meno energia, il deficit energetico si ridurrà nel tempo e nonostante un regime alimentare ipocalorico, il peso smetterà di scendere ed eccoci al momento del "mangio poco e non dimagrisco più"


Quindi cosa è importante comprendere?


Un deficit calorico protratto per lungo tempo non è una strategia vincente perchè porterà il corpo ad una spesa energetica minore e a un certo punto ci troveremo a mangiare poco, a muoverci inconsapevolmente meno e a smettere di perdere peso.


Quale può essere una strategia efficace da adottare?


Una soluzione efficace è quella di alternare periodi ipocalorici a periodi normocalorici così da poter mantenere nel tempo un deficit energetico rilevante e evitare gli effetti negativi di una restrizione calorica protratta nel tempo.


In conclusione: il tuo obiettivo è il dimagrimento?


Mangia meno, allenati bene e muoviti di più durante la giornata!

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